lunedì 10 giugno 2013

Inquinamento, bambini e speleoterapia

A proposito di relazione diretta fra inquinamento atmosferico e attacchi d’asma nei bambini, riporto il contributo dell’Osservatorio Meteorologico dell’Università di Napoli (citazione tratta da http://www.meteo.unina.it/effetti-sanitari). ”(Fonte: Oms, Anpa)… Uno studio recente condotto in Austria, Francia e Svizzera con gli stessi metodi dello studio precedente ha evidenziato che il numero dei casi annui di bronchite nei bambini attribuibili all'inquinamento atmosferico sono ben 543.300, di cui 300.000 dovuti allo smog generato dal traffico veicolare. Dei 37.800 ricoveri ospedalieri per inquinamento atmosferico, 25.000 sono dovuti ai veleni da traffico, così come 162.000 casi di attacchi d'asma nei bambini (grassetto del blogger), sul totale di 300.900. Su 30,5 milioni di giorni lavorativi ridotti a causa di malattie respiratorie ben 16 milioni sono causati dall'inquinamento da traffico, mentre 21.000 casi di mortalità (su oltre 40.500 casi totali) ogni anno sono attribuibili all'esposizione degli inquinanti da traffico... “. I dati riportati rappresentano una incontrovertibile testimonianza degli effetti nocivi sulla salute delle persone e in particolare dei soggetti pediatrici, generati dalla cronica esposizione agli inquinanti atmosferici. Anche in questo caso la speleoprofilassi respiratoria gioca un ruolo fondamentale non soltanto nella desensibilizzazione dell’apparato respiratorio dai danni legati all’inquinamento, ma anche nella prevenzione in grado di contenere gli alti costi sanitari (spesa per terapie farmacologiche, ricoveri ospedalieri, recidive, etc.). (Fonte immagine: noidelpianetablu.wordpress.com)

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