martedì 20 maggio 2014

Sindrome d'Assedio Ambientale e Sensibilità Chimica Multipla

Fonte immagine: archivio Di Spazio, Centro Climatico Predoi
La Sensibilità Chimica Multipla (MCS) è una sindrome immuno-tossica infiammatoria sostenuta da un deficit genetico dei meccanismi legati al controllo dello stress ossidativo. La medicina ortodossa si contrappone a questo approccio, liquidando la MCS nella gabbia delle patologie di pertinenza psichiatrica. Dove risiede la verità? Credo che questa severa sindrome sia contestualizzabile solo tenendo in considerazione l’assetto globale dell’individuo. Spesso i sintomi della MCS possono comparire dopo l’esposizione a un evento stressante; questo non significa che la causa sia la risposta psicoemotiva all’evento, ma che l’esposizione traumatica sia in grado di comportarsi come agente scatenante di una “silent inflammation”, una subdola e cronica intossicazione latente da anni nel corpo. 
A questo primo fenomeno se ne aggiunge un altro, quello relativo all’evitamento delle fonti tossiche: il soggetto vive in un costante stato di allerta perché ogni possibile contatto può scatenare gravi sintomi. 
Si sviluppa quella che possiamo descrivere come Sindrome d’Assedio Ambientale (SAAM, Di Spazio 2014), una condizione psicoemotiva di supervigilanza in grado di incrementare lo stress del soggetto sofferente di MCS.

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