domenica 1 dicembre 2013

Speleoterapia e Realtà Virtuale

Fonte immagine: www.unidexx.com
La speleoterapia (ST) è una forma di profilassi atossica e non farmacologica, in cui la natura (e non l'uomo) gioca un importante ruolo curativo; la permanenza controllata in ambiente ipogeo (grotte naturali, ex miniere), grazie alle eccezionali condizioni microclimatiche (bassa temperatura, elevata umidità relativa, costante pressione atmosferica, sterilità aerea, etc.), svolge un'azione benefica per le patologie croniche dell'apparato respiratorio.
Uno studio scientifico realizzato da un team di accademici ungheresi ha dimostrato che la speleoterapia è in grado di abbassare i livelli circolanti di cortisolo, ormone attivo nelle fasi di stress. La Realtà Virtuale (VR, Virtual Reality) viene utilizzata sempre più spesso con funzione analgesica; viene impiegata nei grandi ustionati per contenere il dolore durante le medicazioni, immergendo i Pazienti in uno scenario virtuale di ghiaccio e neve e accompagna con successo le cure odontoiatriche per lenire lo stress della seduta e la noia.
Un innovativo utilizzo potrebbe essere l'integrazione della Realtà Virtuale nelle sessioni di speleoterapia (durata media di 1,5 -2 ore) non soltanto con programmi audiovisivi dedicati alla pneumoprofilassi, ma anche con altri schemi immersivi finalizzati alla gestione dello stress.

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