La nuova
denominazione scientifica per la Sindrome da Stanchezza Cronica è stata coniata
dall’equipe di esperti dell’Institute of Medicine (IOM) statunitense: Systemic Exertion Intolerance Disease (SEID).
Questo cambio di paradigma è importante e si inserisce sulla scia della
Risoluzione di Roma (The Rome Resolution) che ha sottolineato la genesi
organica della Sensibilità Chimica Multipla. La nuova denominazione rappresenta
un passo in avanti nella comprensione di questa silenziosa Sindrome, poiché
spazza via le pericolose derive psicosomatiche (se non addirittura squisitamente psichiatriche) nell’inquadramento
nosologico della medesima. A questa nuova definizione della
patologia il team di scienziati dell'IOM chiede che venga assegnato un codice dedicato nella decima edizione della classificazione internazionale delle malattie (ICD-10).
giovedì 12 febbraio 2015
sabato 7 febbraio 2015
Case ecologiche per elettrosensibili
![]() |
Fonte immagine: archivio Di Spazio |
Le strutture abitative vengono realizzate solo in legno massiccio proveniente dalla Foresta Nera in Germania e le pareti sono assemblate con viti in legno di larice (non chiodi), escludendo categoricamente l'uso di colle. Grande attenzione viene posta nella realizzazione dell'impianto elettrico in modo da ridurre al massimo il possibile inquinamento elettromagnetico; in linea con questa impostazione anche gli interruttori sono azionati da accensione piezoelettrica. I futuri acquirenti hanno inoltre la possibilità di soggiornare in un alloggio (vedi foto) autonomo per testare le qualità abitative della struttura realizzata in legno massiccio. A quando una struttura clinica e un centro ricettivo per EHS studiati secondo questi criteri?
martedì 3 febbraio 2015
MCS e Omeopatia: norme precauzionali per l'uso terapeutico dei Rimedi
![]() |
Fonte immagine: archivio Di Spazio |
Anche in questo caso, pur utilizzando i cosiddetti Rimedi, diluizioni infinitesimali di piante, minerali, alghe, funghi e altro, bisogna osservare semplici norme precauzionali quando il Paziente presenta diagnosi di MCS.
I Rimedi vengono impiegati attraverso 4 vie di accesso: la somministrazione orale, la via iniettiva (solitamente per via sottocutanea nei punti trigger o di agopuntura), quella inalatoria e più raramente sotto forma di supposta.
Di norma la modalità privilegiata è quella dell'assunzione orale del Rimedio che si può presentare in due distinte tipologie: gocce in sospensione idroalcolica e in granuli (o tavolette) orosolubili. Nei Pazienti con MCS è preferibile evitare la formulazione in granuli (o le tavolette), perché contengono il lattosio che rappresenta una controindicazione in chi è intollerante; ma anche nel caso della somministrazione in gocce bisogna tener presente una possibile intolleranza alla quota alcolica contenuta (in valori compresi fra 22 e 41%). Una buona norma è quella di diluire il contenuto in gocce (poniamo 10-15 gocce) in un bicchiere di vetro riempito a metà con acqua minerale minimamente mineralizzata e quindi agitare con forza la soluzione in modo da disperdere l'alcol per evaporazione (manovra da eseguire con un cucchiaino in legno e non di metallo).
La via iniettiva può rappresentare una buona soluzione, poiché la conservazione del prodotto avviene in fiale di vetro senza quota alcolica. Per precauzione, infine, è preferibile evitare soluzioni omeopatiche veicolate in ampolle in plastica per l'uso orale.